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Guarigione del cheratocono


Cross linking e suo decorso clinico

Attualmente l’unica terapia che riesce a stabilizzare il cheratocono e a determinare quindi una guarigione, nel senso di fermarne l’evoluzione, è l’intervento di crosslinking corneale.

Un po’ alla volta nel corso degli ultimi anni hanno iniziato a svilupparsi varie tecniche diverse di cross linking. Queste si differenziano in primis per il fatto di togliere o meno l’epitelio della cornea prima di eseguire il trattamento.

Guarigione del cheratocono

L’epitelio della cornea

L’epitelio, infatti, rappresenta una barriera alla penetrazione della Riboflavina, molecola indispensabile allo svolgimento della reazione chimica. La tecnica che prevede l’asportazione dell’epitelio (epi-off) è quella che fino ad oggi ha dimostrato la maggiore efficacia. In tale procedura la Riboflavina riesce a penetrare maggiormente in profondità e a coinvolgere nella reazione chimica di consolidamento del tessuto gli strati più profondi.

L’intervento epi-on: risultati meno efficaci

Le tecniche, invece, dove l’epitelio non viene rimosso (epi-on) hanno sicuramente un decorso postoperatorio meno fastidioso ma a tutt’oggi danno risultati meno efficaci. Per aumentare l’efficienza si stanno sperimentando nuove procedure, ma dalle ricerche attuali nessuna metodica riesce a raggiungere lo stesso risultato della tecnica epi-off. Nei casi in cui si ritiene necessario un consolidamento maggiore della cornea, come nei soggetti giovani e a rapida evoluzione, sicuramente la rimozione dell’epitelio è fondamentale per raggiungere il risultato sperato.

L’intervento epi-off: risultati più efficaci

Subito dopo l’intervento di tipo epi-off viene applicata una lente a contatto morbida che rimane per 4-5 giorni finché l’epitelio non si è riformato completamente. Durante questi giorni l’occhio è un po’ dolente e spesso si avverte bruciore, ma l’uso di farmaci antidolorifici aiuta molto l’andamento.

A cicatrizzazione avvenuta, dopo circa 4-5 giorni, viene quindi tolta la lente a contatto, l’occhio non è più dolente e la persona non sente più particolare fastidio. Nei giorni a seguire generalmente la vista è offuscata e si vede un po’ peggio di prima per circa 3-4 mesi.

Dopo 2 mesi dall’intervento circa si può riprendere comunque ad utilizzare le lenti a contatto.

Dal sesto mese, infine, la vista quasi sempre riprende a migliorare e anche le lenti a contatto spesso sono da riaggiornare nella gradazione. In tutte queste fasi postoperatorie è fondamentale essere seguiti scrupolosamente dal medico oculista che ha eseguito l’intervento e seguire attentamente le indicazioni da lui prescritte per garantire il completo successo della procedura.



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